Sofia Pagliaro
Gia Tognoni
Sofia Pagliaro, Roma (1999). Ha studiato al Liceo linguistico Ettore Majorana di Guidonia. Nel 2021 vince una borsa di studio presso l’Istituto Europeo di Desing di Roma. Nel 2022 è stata selezionata da Armani Silos in collaborazione con Magnum Photos. Nel 2023 ha partecipato al progetto fotografico IEDxRegina Coeli : workshop per i detenuti della casa circondariale coordinato da Simona Ghizzoni. Nel 2024 ha conseguito la laurea in fotografia presso lo IED ROMA con il progetto ‘’Berta fumava il sigaro’’.
Gaia Tognoni è nata nel 1997 a Padova. Ha studiato presso la Facoltà di Filosofia dell’Uni versità di Pisa e successivamente fotografia presso la facoltà di arti visive dello IED Roma. Nel 2022 è stata selezionata da Armani Silos in collaborazione con Magnum Photos per partecipare a due workshop presso la sede di Armani Silos a Milano, prima con la fotogra fa Cristina De Middle secondariamente con il fotografo Alex Majoli. Nel 2023 il suo lavoro è stato selezionato e pubblicato sulla rivista Cosmopolitan nel nu mero di febbraio/marzo e successivamente esposto alla Fabbrica del Vapore di Milano. Nel 2023 ha partecipato al progetto fotografico IEDxRegina Coeli: workshop per i dete nuti della Casa Circondariale coordinato da Simona Ghizzoni. Nel 2024 ha conseguito la laurea in fotografia presso lo IED ROMA con il progetto fotografico L’ABITO FA LA MONACA, relatrice Simona Ghizzoni. Il progetto di tesi è comprensivo anche di mate riali ottenuti attraverso un anno di laboratori fotografici con alcune donne che hanno subito violenze e sono seguite dal Centro Antiviolenza Donna Lilith ad Aprilia. Il progetto L'ABITO FA LA MONACA è stato selezionato e pubblicato a settembre 2024 dal Ragusa Photo Festival nella sezione Young Photographer Academy, pubblicato in parte all'interno della mostra CONNESSIONI a dicembre/gennaio e selezionato e attualmente in concorso per il GRANT Fondazione Morelli 2024.

Connessioni
“Connessioni” è frutto di un laboratorio di fotografia partecipativa presso Centro Antiviolenza Donne al Centro di Aprilia, curato da Simona Ghizzoni e tenuto da due giovani artiste: Sofia Pagliaro e Gaia Tognoni. Il laboratorio nasce nel 2024 dalla richiesta di un gruppo di donne che, terminato il percorso di uscita dalla violenza, hanno voluto continuare la loro esperienza di gruppo di mutuo sostegno attraverso la fotografia. La fotografia per sua costituzione ha un legame profondo con il ricordo e con la memoria, ma allo stesso tempo può essere strumento di una riflessione e ricostruzione della propria identità. Il percorso della mostra si snoda in due aree tematiche in cui le immagini scattate dalle donne sono state rivisitate utilizzando tecniche materiche come la cianotipia, la manipolazione delle polaroid e la stampa su tessuto.
SEMI (Sofia Pagliaro) è la prima aera tematica della mostra e ci porta all’interno di un giardino segreto, un luogo allo stesso tempo reale e utopico che rappresenta attraverso l’elemento naturale lo spazio privato di condivisione delle donne: un ambiente sicuro che nasconde però, a volte, tracce del passato. In questo giardino senza tempo protagonisti sono proprio gli autoritratti delle donne, che si mimetizzano tra la vegetazione rigogliosa.
L’ABITO FA LA MONACA (Gaia Tognoni), la seconda area tematica, si concentra sul luogo metaforico intimo per eccellenza: l’abito. Alcuni abiti ci accompagnano nella vita, altri restano sede di memorie da lasciar andare. La stessa riflessione è stata applicata agli oggetti definiti dall’artista “totemici”, oggetti capaci di essere rappresentazione del sé, proprio come degli autoritratti.
La fotografia è qui un ausilio per le donne per riprendere in mano la narrazione della propria storia, uscendo dallo stereotipo della vittima. Le tecniche di manipolazione delle immagini, realizzate assieme alle partecipanti, mirano a recuperare l’aspetto esperienziale e solidale della fotografia. è frutto di un laboratorio di fotografia partecipativa presso Centro Antiviolenza Donne al Centro di Aprilia, curato da Simona Ghizzoni e tenuto da due giovani artiste: Sofia Pagliaro e Gaia Tognoni. Il laboratorio nasce nel 2024 dalla richiesta di un gruppo di donne che, terminato il percorso di uscita dalla violenza, hanno voluto continuare la loro esperienza di gruppo di mutuo sostegno attraverso la fotografia. La fotografia per sua costituzione ha un legame profondo con il ricordo e con la memoria, ma allo stesso tempo può essere strumento di una riflessione e ricostruzione della propria identità. Il percorso della mostra si snoda in due aree tematiche in cui le immagini scattate dalle donne sono state rivisitate utilizzando tecniche materiche come la cianotipia, la manipolazione delle polaroid e la stampa su tessuto.
SEMI (Sofia Pagliaro) è la prima aera tematica della mostra e ci porta all’interno di un giardino segreto, un luogo allo stesso tempo reale e utopico che rappresenta attraverso l’elemento naturale lo spazio privato di condivisione delle donne: un ambiente sicuro che nasconde però, a volte, tracce del passato. In questo giardino senza tempo protagonisti sono proprio gli autoritratti delle donne, che si mimetizzano tra la vegetazione rigogliosa.
L’ABITO FA LA MONACA (Gaia Tognoni), la seconda area tematica, si concentra sul luogo metaforico intimo per eccellenza: l’abito. Alcuni abiti ci accompagnano nella vita, altri restano sede di memorie da lasciar andare. La stessa riflessione è stata applicata agli oggetti definiti dall’artista “totemici”, oggetti capaci di essere rappresentazione del sé, proprio come degli autoritratti.
La fotografia è qui un ausilio per le donne per riprendere in mano la narrazione della propria storia, uscendo dallo stereotipo della vittima. Le tecniche di manipolazione delle immagini, realizzate assieme alle partecipanti, mirano a recuperare l’aspetto esperienziale e solidale della fotografia.
Simona Ghizzoni